13 settembre 2010
Cambiare...in meglio o in peggio?
...May you have a strong foundation when the winds of changes shift...(Dylan)
Ogni cambiamento è una rivoluzione soprattutto quando non sei più solo, quando le tue scelte ricadono su altri oltre te stesso. Ogni cambiamento per me è adrenalina, energia ma anche preoccupazione e momento di riflessione. Questo è per me questo momento in cui forse dovrò avventurarmi in un nuovo lavoro. Forse, perchè sto riflettendo, buttando giù su un foglio i classici pro e contro, e ovviamente i pro sono tutti per me e i contro per il pulcione,la besolina (e mettiamoci anche Mr.Marito va!), che forse dovranno patire le mie assenze, che potrebbero diventare più lunghe.
Si tratta di affrontare qualcosa in tempi rapidi ma non sono proprio la Indiana Jones delle decisioni io: fluttuo tra si,no e forse. Devo essere grata dell'opportunità ma riflettere.
Un grande salto, una grande acrobazia. Eppure dovrei esserci abituata in quanto da sempre (un sempre che risale a 3 anni e quasi 3 mesi fa...)divisa fra mammità e lavoro. Ma non è vero, c'è uno spazio sempre nuovo da esplorare dentro noi stessi. Si tratta di coraggio, di buttarsi ma anche di tirarsi indietro al momento opportuno. Ho sempre detto di voler andare avanti, fare l'equilibrista ma rispettare me stessa e i miei desideri. Ma ogni giorno che passa e vedo la forma dei desideri del pulcione e della besolina diventare più consistenti, colorati e quasi tangibili la mia voglia, la mia frenesia si consumano mentre li guardo. E mi innamoro di nuovo, ogni giorno di loro. Ed è amore anche quando penso a me, alle mie prospettive, al mondo nuovo che si presenta davanti? Si, ma profuma meno di biscotti e miele. Ma dov'è finita la grinta? Forse nella tazza di caldo latte e cioccolato sorseggiato stamattina con i miei puffi. Forse dovrei concludere la giornata meditando davanti ad un bicchiere di buon vino. Dopotutto si dice in vino veritas...magari funziona anche per queste decisioni?!
Pensare, riflettere, decidere...
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Non posso che rimandarti a un mio vecchio post. Odio spammare me stessa ma è l'unico modo per dirti come la penso...
RispondiEliminahttp://www.mammacattiva.it/2009/06/oltre-la-rotonda.html
Grazie per il tuo post...'è che quando te lo metti in testa sul serio le cose accadono' è la frase sui mi sono soffermata a lungo. Le cose non ti capitano per caso. Le scelte non sono senza una conseguenza ma affrontarle con spirito, gioia e uscendo dalla 'sindrome della rotonda' (che da oggi propinerò a tutte le amiche quando saranno in panne come me!)mi sembra quasi doveroso e rispettoso nei miei confronti. Tempo fa qualcuno mi ha detto che ci sono alcune cose negative che ci accadono perchè mettiamo incosciamente in atto un autosabotaggio per non affrontare, per non andare avanti, per insicurezza, per sfiducia nelle nostre capacità. Ovviamente il discorso era più articolato e si dilungava su esempi specifici. Ecco, se penso alla 'sindrome della rotonda' penso anche all'arte di autosabotarsi, di mettere degli ostacoli fra sè e l'andare avanti,le prospettive, il futuro, cioè tutto quello che ci fa guardare e vedere il bicchiere riempirsi e non svuotarsi. Sto uscendo dalla rotonda...grazie ancora:-)
RispondiEliminaQuel qualcuno ti parlava della profezia che si autoadempie, o profezia che si autoavvera (self-fulfilling prophecy) del sociologo Merton: è una predizione che, nel venire fatta, fa sì che diventi vera.
RispondiEliminaStanne alla larga...;)
Assolutamente si! Quel qualcuno che me ne ha parlato forse è ancora dentro alla rotonda:-)
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