Come si può descrivere la sensazione che si prova quando una persona completamente estranea si introduce nella stanza in cui stai dormendo con i tuoi bambini, fruga nelle tue cose, tocca i tuoi vestiti, i tuoi oggetti personali? Come si può? E come si può dare una forma a quella fitta allo stomaco che ti arriva fortissima quando ti svegli e i tuoi occhi incrociano quelli di questo sconosciuto? Come si può descrivere la paura? Faccio fatica a trovare parole che possano dare un senso a quel groviglio di emozioni che mi stanno incollate ancora addosso da quando, nel viaggio in treno da Milano a Roma, sull'espresso di ieri notte, un estraneo si è introdotto nella nostra cuccetta. Oggi ho cercato di ricominciare subito a fare le cose di sempre ma l'immagine di quel momento infinito in cui mi sono svegliata e ci siamo guardati non mi lascia. Ho bisogno di vederlo, di scriverlo forse per riuscire ad esorcizzarlo almeno un pò. Ho pensato mille cose in quei secondi e nessuna era buona. Poi, lui se ne è andato. Con il suo bottino di soldi, per fortuna se ne è andato. La piccola si è svegliata urlando. Ha sentito le mie sensazioni. L'ometto, per fortuna, ha continuato nel suo sonno. Ma oggi era più nervoso del solito. Le emozioni non restano solo dentro di noi ma passano dentro quelli che amiamo e loro le sentono. C'è poco da fare.
Odio Trenitalia. Oggi odio i treni e non vorrei perchè fanno parte di viaggi che ho amato. Odio la facilità con cui si può mettere una famiglia in balìa di ladri o chissà che cos'altro.
Non accetto il fatto che per trovare un'anima pia che alle 3 del mattino ci venisse in soccorso abbiamo dovuto aspettare mezz'ora.
Non accetto che quella che abbiamo trovato non sapesse neanche da dove cominciare per gestire la situazione.
Non accetto che si possa dire "Capisco la sua rabbia e il suo spavento (non credo!) ma deve aspettare un bel pò se vuole fare la denuncia". Ma che paese è quello dove si dà per scontato che cose del genere succedano? Che paese è quello dove un funzionario di polizia alle 7.30 del mattino, di fronte a 2 genitori che non hanno dormito neanche un secondo (e ne portano i segni!) e con in braccio 2 bambini al limite dello strazio fisico, ti risponde come se gli stessi portando l'ennesima rogna.
Non accetto di scoprire quanto sia facile per uno che fa una rapina (così la chiamo perchè poi ci ha anche chiusi dentro la cuccetta girando la chiave da fuori!) scappare per i campi tirando il freno d'emergenza per poi sentirmi dire che si sa che questa è la loro tecnica. Se è così, perchè permetterlo? Perchè non allertare subito e non, invece, dopo molto tempo la polizia di riferimento per quell'area? Soprattutto quando si sa già, prima del loro azionamento del freno d'emergenza, che c'è stata una rapina.
Non accetto. Non accetto.Non accetto. E da oggi in poi lo voglio dire forte di fronte a quelle cose che sembrano essere diventate normali e invece sono solo assurde e violente.
Noi stiamo bene. E questa è la cosa più importante. Ma non dobbiamo accettare che qualcuno abbia il potere di farci questo e soprattutto che questo sia consentito. Carrozze in condizioni penose, bagni sudici, feci nei lavandini, sporcizia ovunque, personale al limite dello sbando, assenza di personale di polizia sul treno.
Se questa è quello che ci circonda, se questa è la cornice offerta, come possono non succedere cose del genere? Come non può penetrare il degrado anche dei comportamenti? Bambini e adulti in balìa di banditi. Nessuno in grado di prestare un reale soccorso ad una famiglia con 2 bimbi piccoli. Lentezza disastrosa e pericolosa.
Non ho parole per chi si è introdotto nella nostra cuccetta fregandosene del fatto che 2 bambini dormivano sereni e ignari di qualsiasi pericolo ma ne ho molte, che non posso scrivere, per chi non ci offre sicurezza, decoro e dignità nei nostri viaggi e rispetto della nostra incolumità e soprattutto di quella dei nostri bambini. Davvero indifesi, davvero incapaci di proteggersi di fronte a questa violenza. Ne avrei per molto. Ma mi fermo. Mi sono sfogata un pò. I miei bambini stanno bene. Questo importa. Tanti auguri a Trenitalia!
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Posso immaginare e capire esattamente le tue sensazioni perchè anch'io ho subìto una rapina e comprendo quel senso di rabbia ed impotenza che ti lascia....l'importante è che state tutti bene...ti abbraccio
RispondiEliminaGrazie! Si, davvero l'importante è che siamo qui e che stiamo tutti bene:-)
RispondiEliminaè vergognoso...semplicemente vergognoso.
RispondiEliminaSi, lo è davvero...aggiungerei orribilmente!
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