07 giugno 2010

Il castello delle favole


C'era una volta un castello, immerso nella natura, popolato da folletti, maghi, supereroi e personaggi delle favole. Siamo al Castello di Lunghezza, in una giornata piena di sole e di profumo di fiori, a circa 20 km dal centro di Roma. Qui ci sono un castello di pietra, che risale addirittura al 752 D.C., salvato dal degrado grazie alla creazione del Fantastico Mondo Del Fantastico, e un parco. Questo luogo dell'immaginario (così lo definisce il suo creatore!) è dedicato al mondo della fantasia, delle favole, insomma dedicato ai bambini ma anche a noi adulti. Conditio sine qua non il desiderio di passare una giornata all'aperto mentre i pupi scorrazzano da una favola all'altra correndo liberi sul prato. E noi con loro. Vale anche come attività fisica non fatta durante la settimana. Io la conteggio come tale!

Il castello si erge imponente su un parco, all'interno del quale vengono rappresentate le favole da attori davvero molto bravi. La strega di Biancaneve era da Oscar, l'ometto ancora trema!
Nel frattempo, tra una favola e l'altra, il parco si popola di personaggi della fantasia come se ci fosse una sorta di continuità fra il momento della favola e la realtà. Ed ecco spuntare Alice nel Paese delle Meraviglie. Qualche bambino la confonde con Cenerentola (idee un pò confuse) e a lei tocca sorridere e dire "Ma no, sono Alice, non si vede?". Il bambino che l'ha scambiata per Cenerentola non si è del tutto convinto.



Poi arriva il momento della Spada nella Roccia. C'è il Mago Merlino che ci aspetta. Ci accalchiamo per vedere chi riuscirà ad estrarre la spada. Ce la fa un bambino piccolo e timidissimo. Come d'improvviso compare D'Artagnan che si mette al servizio del bambino che è riuscito nell'impresa di estrarre la spada. E' il bello di questo posto; le favole si fondono e confondono. I personaggi entrano ed escono dalle storie di altri personaggi. Non ci sono confini. Come la fantasia dei bambini che sono molto più elastici di noi, senza paletti, e che non si stupiscono quando vedono Zorro irrompere sulla scena della 'Spada nella Roccia'. Io ho pensato 'E questo che ci fa qui?' mentro gli occhi dell'ometto erano tutti per il cavallo. "Mamma, dove va il tavallo?" ha chiesto quando lo ha visto arrivare cavalcato da Zorro. Per l'ometto Zorro non è ancora Zorro ma un signore che si è vestito di nero e si è messo la maschera e il mantello. Non importa, tanto per ora preferisce il 'tavallo'.



E vai, andiamo da Biancaneve che a me piace la storia del principe che resuscita la fanciulla. Ma in questa rappresentazione il principe è un pò fallimentare. Il bacio non funziona, Biancaneve non ne vuole sapere di svegliarsi. Finalmente un uomo normale, un uomo non perfetto. La normalità entra nella fantasia. Mi sembra un bagno salutare di realtà. Toccherà chiamare un aiuto, un soccorso. Un intrepido bambino si offre volontario per aiutare il principe e schiocca sulla guancia di Biancaneve il bacio miracoloso. Il bambino supereroe (e questa variante è piaciuta sia a noi che all'ometto) aiuta il Principe in difficoltà e oplà! Biancaneve si sveglia e il bambino è pieno di soddisazione. Bè non capita tutti i giorni di resuscitare Biancaneve. Vale la pena mostrare un pò d'orgoglio. Peccato che la Besolina non abbia potuto apprezzare il Principe, carino e gentile, come nella favola. Lei si è talmente goduta l'aria aperta e il sole che ha dormito paciosa un bel pò mentre andavamo a spasso tra le favole.




E poi anche Peter Pan. Questa favola ci è piaciuta tanto perchè la conosciamo bene. Siamo ferrati sull'argomento io e l'ometto. E' una di quelle favole della serie "Me la leggi ancora una volta?" Quando più o meno è stata già letta 20 volte (nella stessa serata, of course!). Quindi anche io adesso sono super preparata sulla storia e su quel cattivone di Capitan Uncino o 'Capitan 'Ncino' in base alla versione dell'ometto.

Pausa pranzo nell'area riservata sotto gli alberi. Noi non ci siamo pic nic...zzati ma abbiamo preso i panini al punto ristoro. E ora possiamo con una certa autorevolezza consigliare di portare il pranzo da casa. E' l'unico neo, solo la non grandissima bontà dei panini. E poi credo che, visto che c'è tanto spazio e soprattutto adatto a mangiare all'aperto, che il pic nic sia la cosa migliore e anche piacevolissima. Infatti molti (forse tutti quelli che ci erano già stati e avevano assaggiato i panini...) erano super attrezzati per mangiare 'al sacco.'

Veniamo alle nostre super classifiche!

Cosa ha amato la besolina:

1. I raggi del sole filtrati tra gli alberi

2.Il prato per sgambettare libera

3.Sonnecchiare tranquilla circondata dal verde

Cosa ha amato l'ometto (e qui la lista doverosamente si allunga):

1.La favola di peter Pan

2.La spada nella roccia (tanto che quando l'hanno portata via è andato a cercarla)

3.Il 'tavallo' di Zorro

4. Il combattimento spadaccino fra Zorro e D'Artagnan (ovvero fra 'il signore con il vestito nero e quello con tanti capelli')

5.Correre sul prato

6.Scalare come un arrampicatore provetto le montagnole di terra insieme al papà 'Papà, vieni, saliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii'!'

7. Biancaneve (e qui l'ometto ha dimostrato un certo gusto estetico)

Cosa hanno amato i parents:

1.Passare una giornata all'aperto con i pupi

2.Divertirsi con l'ometto a vedere le favole prendere forma

3.Stare sdraiati sul prato

4.Salutare la Fata Turchina e guardare la faccia dell'ometto con un espressione del tipo 'Questa qui io la conosco'.

Tips for trip

Il Parco dell'Immaginario 'Il Fantastico Mondo Del Fantastico' si trova a Roma, in Via del Cavaliere 230. Si raggiunge facilmente con l'auto ma anche con il treno. Per maggiori info su come arrivare cliccate qui.

Il parcheggio è vicino all'ingresso del parco e costa 3 Euro per l'intera giornata. Una volta parcheggiatata l'auto si va poi a piedi per circa 50 metri.

Si può andare tutte le domeniche e i giorni festivi. 'Il Fantastico Mondo Del Fantastico' è per così dire 'on air' dalle 10 del mattino alle 19. 30. Occhio che la biglietteria chiude alle 17.

Si può arrivare in qualsiasi momento della giornata anche perchè la favole vengono rappresentate durante il giorno diverse volte. Ogni rappresentazine dura circa 20 minuti.

C'è un area pic nic se ci si porta le cose da casa oppure 2 punti ristoro. Il più grande ha anche i panini. Se però non volete fare fila, non andate a comprarli all'ora di pranzo ma quando arrivate, così evitate di innervosirvi visto che siete in un posto così rilassante.

I bambini sotto i 3 anni non pagano.

Altrimenti l'ingresso è per gli adulti e i bambini sopra i 12 anni di 14 Euro e per i pupi tra i 3 e i 12 anno di 11 Euro.

All'ingresso venite dotati di mappa e degli orari degli spettacoli poi potete fare quello che volete.

Si può visitare anche il castello e visto che ci siete ve lo consiglio.

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