12 luglio 2010

Un tranquillo weekend di paura...all'Ikea!

Eppure ne ero consapevole. Ogni volta che entro all'Ikea faccio forse finta di dimenticare quanto il lasciate ogni speranza o voi che entrate è stato sicuramente scritto pensando al colosso svedese (povero Dante, che responsabilità!). Questa volta il viaggio aveva come meta la scelta di una cucina e non l'uscire sfiancati solo con un mestolo in mano. Ometto e Besolina a seguito, ci siamo diretti con ottimismo al reparto cucine. Ci siamo diligentemente seduti a fare il nostro disegnino con il programma per aspiranti architetti d'interni falliti e abbiamo aspettato che qualche anima pia, di giallo vestita, venisse ad ascoltare le nostre preghiere. Tanto è stata l'attesa che, ad un certo punto, colpiti dai morsi della fame e dal bisogno impellente che ti viene solo all'ikea di mangiare 50 polpette, una dietro l'altra come ciliegie, abbiamo affisso alla nostra postazione una specie di cartello con su scritto torno subito. L'ometto (che è nella fase di passaggio dallo slip al pannolino con ritorno) ha deciso di non controllare assolutamente gli sfinteri e per tre volte, ribadisco tre, si è fatto la pipì addosso fino ad annullare tutte le riserve di vestiti che avevo portato. La Besolina, che ormai cammina indipendente e non ne vuole sapere di andare dove vuoi tu, ha mollato agli ormeggi il passeggino e necessitava di ripetute rincorse per il riacchiappo. Per fortuna una sosta fisica e psichica ci è stata concessa dalla zona arredamento bimbi dove l'ometto e la besolina si sono concentrati in un'area delimitata, consentendoci di restare seduti nella stessa posizione per oltre 10 minuti! Ovviamente dopo circa 6 ore all'Ikea, sono riuscita ad acquistare:

1.L'ennesimo kit di pentole
2.Un tappeto (mancava alla collezione)
3.Una piantina. Perchè ho scoperto che solo le piante Ikea sviluppano una certa resistenza al mio pollice nero.

L'ometto ha voluto a tutti i costi le formine per i biscotti, perchè è l'unico che mi degna di una certa stima in cucina (ancora per poco!).

Poi c'è stata la fase come metto le cose in macchina?, che da una certo punto di vista adoro perchè rappresenta un momento di alta comicità. Una volta ho viaggiato con un tavolo sopra la testa e altri oggetti non identificati che spuntavano lungo miei fianchi. Non ricordo cosa. Per fortuna, ho rimosso.

2 commenti:

  1. E le candele dove le metti ??? Io non esco da Ikea senza la mia dose di candele.... Complimenti per il blog , tornerò a farti visita

    Ciao
    Angelo www.pensieridiangelo.blogspot.com

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  2. Anche io non uscivo mai senza la mia dose di candele...ma mi sono dovuta disintossicare perchè non sapevo più dove infilarle! Ogni cena con gli amici sembra natale per quante ne accendo nella speranza di smaltire le scorte!

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