28 dicembre 2010

In Svizzera...la prima volta sugli sci!


Abbiamo scelto il freddo questa volta e assecondato il desiderio di vedere il pulcione con gli sci ai piedi per la prima volta.
Siamo arrivati su su fino in Svizzera, a 1300 metri nel piccolo paesino di Villars-Sur-Ollon, di preciso nel cantone di Vaud. Ho agognato, confesso, prima di arrivare qui, di portare tutti al caldo. Nulla è più liberatorio per me, in una vacanza con i bimbi, del doversi preoccupare solo di fargli indossare il costume e poi vederli correre e giocare sulla spiaggia. Ma è andata così, non mi lamento, ma in questi ultimi anni ho la sindrome della lucertola e cerco sempre e comunque il sole con preferenza per quello che scalda! A questo si aggiunge la mia caduta di qualche anno fa con relativo trasporto in barella che non offre di me certo l'immagine di regina delle nevi. Con questa grave falla nel mio curriculum cerco di rimediare tentando di avvicinare i bimbi allo sci e cercando di capire se a loro piace o se hanno ereditato tutto proprio tutto da me! Il tentativo prevede come prima 'cavia' il pulcione. Oggi è stato il primo giorno. Prima una passeggiata con gli scarponi, poi con uno sci e poi con due e via piccole prime discese. Davvero tante cose per un primo giorno di lezione, considerato che io ancora metto gli sci a spazzaneve!Quest'anno, se ci penso, abbiamo davvero fatto grandi cose. Ho capito che i 3 anni sono una sorta di giro di boa, finalmente l'attività sportiva ci apre le porte e non è necessaria la presenza vigile di mamma e papà in ogni istante. Tutto questo mi ha generato una piccola riflessione. Il nuoto, ora questi primi assaggi di sci. Quando e come si capisce se un bambino ha la passione per un certo sport? Parlo con l'esperienza di chi da piccola è passata 'di palo in frasca', facendo per alcuni anni tentativi di agonismo nel nuoto sincronizzato e poi saltando di qua e di là senza una precisa direzione e alla fine prendendomela con i miei per non avermi fatto avvicinare ad uno sport come si deve. Il punto è come si stabilisce il 'come si deve'? Non credo che i miei abbiano una risposta oggi e tantomeno una colpa per non aver fatto di me un'atleta. Forse non era destino e forse non c'è stato il colpo di fulmine con lo sport che avrei voluto avere. Credo però che se lo sport entra nella tua vita come una dimensione normale della quotidianità e difficile che ne esca facilmente. Perlomeno rimane, se non si diventa un'atleta, un amore per l'attività fisica, il movimento. Come assecondare allora una loro predisposizione, nel caso ci fosse, come coglierla? Certo non si può passare l'anno a fargli fare esperimenti di qualsiasi cosa, questo comporterebbe ulteriori danni alla mia psiche. Come cogliere una passione? Non sono una di quelle maniache, fissate con lo sport, questo lo si deduce facilmente dal mio scarso background sportivo, ma come aiutarlo a fare qualcosa che gli piace davvero. Magari ad un certo punto me lo dirà lui oppure non me lo dirà e sarà uno che odia lo sport perché magari a forza di fargliene provare tanti finirà per non volerne fare nessuno. Comunque la giornata di oggi ha visto una prima parte di 'non voglio stare qui' ad una seconda parte di continue discese con sorrisi a 44 denti! Davvero difficile capire! Io mi sono divertita molto. Vederlo riuscire a fare una cosa che nei primi momenti gli sembrava faticosa e inaccessibile ed essere consapevole della conquista nell'acquisizione di padronanza di sè e del suo corpo è una gioia difficile da misurare per me. Meglio smettere di riflettere e tornare alla cioccolata calda 'agevola ciccia' che fa tanto stare in montagna e magari mi fa rilassare, come in vacanza dovrebbe essere. A proposito, dei 3 nella foto io non sono quella con la pelliccia marrone!

Tips for Trip

Villars-Sur-Ollon è un posto per famiglie. Lo si vede dalla marea di bambini di piccolissima età che ci circondano ad ogni angolo. Corsi di sci già nella pancia di mamma e slittini a volontà. Il paesaggio innevato è mozzafiato. Al risveglio la prima cosa che facciamo è attaccare il naso alla finestra, si, proprio come nella pubblicità, e guardare questo paesaggio bianco e maestoso abbracciati dalle alpi. Arrivare qui non è complicato. In macchina si può fare, era la nostra prima opzione. Avevamo immaginato di partire da Roma, di fermarci a metà strada in un posto che ci avrebbe ispirato per poi proseguire verso la meta. Devo dire che poi le ultime notizie di macchine bloccate in autostrada dalle 18 ore in su ci ha scoraggiato. Anche l'aereo ci sembrava rischioso, causa chiusure aeroporti per neve, ma poi abbiamo pensato che avremmo preferito restare bloccati dentro l'aeroporto che dentro l'abitacolo della macchina e così abbiamo optato per un volo Roma-Ginevra, diretto Alitalia (un'ora e mezza circa) e poi in macchina fino a Villars (circa un'altra ora e mezza). Si può anche optare per i mezzi dopo essere atterrati a Ginevra. C'è un treno e poi una navetta. In questo caso il tempo di percorrenza è un pò più lungo. Nel paese ci sono ristoranti, negozi, una fornita farmacia ( e so quanto è importante) e soprattutto corsi di sci per tutte le età. Anche per adulti. Io ne avrei tanto bisogno se no fosse che a volte ripenso alla barella...

07 dicembre 2010

Il rito del macaron


Io che sono abbastanza scombinata, ritardataria e che vivo last minute (ebbene si anche se con i figli ci vorrebbe la tabella di marcia io 'nun ce la fo') ho creato, lo dico con orgoglio, un rito, un appuntamento fisso per me ed il pulcione. Cascasse il cielo, un giorno a settimana, scovando la via di fuga dall'ufficio, lo prelevo da scuola e ci perdiamo nel nostro 'rito del macaron'. Quando arrivo a scuola lui mi guarda, capisce e con quella faccia furba e paciocca che guardo sempre con stupore, col ditino puntato all'insù come se avesse avuto un'illuminante intuizione dice 'oggi andiamo a prendere il macaron, vero!?' in genere segue una pausa e poi prosegue 'voglio quello arancione con la cioccolata,mamma!' Ovviamente seguono elugubrazioni in macchina sui colori, su quanti ne mangeremo e quanti ne porteremo a Mr.Marito (se se lo merita,of course) e alla Besolina. Poi arriviamo al nostro posto. E li vediamo schierati, di tutti i colori,che aspettano solo noi. A questo punto si è capito che il rito è stato creato non solo per soddisfare la golosità del pulcione ma per placare il cronico desiderio di dolce della sottoscritta tenuto faticosamente a freno per mantenere quanto recuperato post 2 gravidanze.
Ma un giorno a settimana diamo libero sfogo alla fantasia e accompagnamo il macaron, per la serie non facciamoci mancare proprio niente, con della cioccolata calda perchè la perversione deve essere portata fino in fondo altrimenti che perversione è? E poi visto che ci siamo prendo anche quel fantastico cheese cake mignon che mi regala la pace dei sensi. Questo è il nostro rito, solo nostro, segreto, dove siamo uguali, il nano ed io. Affamati di dolci e di questa coccola, che una volta a settimana mi fa sentire meno wonder woman isterica e più umana con le dita pasticciate di cioccolata.

Tips
Se volete coccolarvi anche voi il (nostro) posto, dove consumare riti golosi, è la pasticceria cristalli di zucchero, in via di di S.Teodoro 88, vicino al Circo Massimo.

26 novembre 2010

Una domenica pomeriggio a Roma in un museo particolare



Domenica pomeriggio. Fuori alluviona. Decidiamo, e non solo noi, di andare al Museo Explora dove ci sono tante attività e laboratori per i bambini. Sotto il diluvio universale prendiamo la prole e la carichiamo in macchina. Sempre sotto un diluvio incessante arriviamo alla meta e ci accodiamo speranzosi di trovare parcheggio. Dopo infiniti giri lo troviamo. La discesa dall'auto comporta un 'impiastricciamento' considerevole di fango. Il marasma all'ingresso di tutti quelli che con la pioggia hanno pensato all'unisono di venire qui è impressionante. Ci mettiamo in lista d'attesa.Non ci posso credere! La ragazza che inserisce i nomi della nostra folta truppa (nel frattempo una coppia di amici anche loro dotati di prole ci ha temerariamente raggiunto) ci rassicura 'alla fine molti rinunciano di quelli che hanno prenotato'. Pendiamo dalle sue labbra e attendiamo. La besolina freme. Butta giù tutto quello che trova nella super rifornita libreria all'ingresso. Lei semina e io raccolgo. Dopo una lunga semina ed una lunga raccolta finalmente veniamo chiamati e promossi dalla lista d'attesa a quelli che possono entrare. Lo ammetto ero commossa. Entriamo e cerchiamo di inserire le nostre giacche negli ultimi strapuntini rimasti degli appendiabiti. Parcheggiamo il passeggino, gli ombrelli e pure le ultime energie e ci addentriamo nell'orda del divertimento dell'infanzia. Iscriviamo subito il pulcione ad un fantastico laboratorio creativo. Dipinge su un foglio, si dipinge le mani e dipinge pure Mr.Marito che, intriso dell'atmosfera del posto, elargisce sorrisi di orgoglio paterno. La besolina impazzisce per l'orto dove raccoglie la frutta e la verdura (di tessuto) e la mette e toglie dal cestino della spesa. Questo mi consente un certo break. Andiamo poi nell'area under 3 al piano di sopra dove con piglio deciso la besolina affronta lo scivolo morbido da sotto e da sopra. Da sotto e da sopra, continuamente. Il pulcione conclude indossando un un grande grembiule giallo impermeabile per giocare con l'acqua. Una voce dal megafono annuncia che è tutto finito. L'acqua, lo scivolo morbido, la frutta rotolante, le urla. In una sorta di caccia al tesoro cerchiamo di rintracciare le nostre giacche. Incredibilmente ce la facciamo. E sotto l'alluvione ritorniamo alle nostre auto. Siamo decisamente stanchi ma il pulcione prima di chiudere gli occhi e crollare ci saluta dicendo 'mi sono divertito tanto in quel posto'. Va bè allora in quel posto ci torniamo. Magari se non piove è meglio però!

Tips for trip

Il Museo Explora si trova nel quartiere Flaminio, a Roma, alle spalle di Piazza del Popolo. Vicinissimo al centro, quindi. E' un Museo molto particolare che ricalca le esperienze di Musei già esistenti all'estero e dove i bambini possono sperimentare, creare nei laboratori, fare tante attività didattiche. Il calendario delle iniziative è sempre in movimento. Si divertono i bambini anche sotto i 3 perchè hanno le loro aree dedicate. C'è un parcheggio proprio del Museo quindi non impazzite a cercarlo lì di fronte. La missione potrebbe rivelarsi impossibile. E se volete mangiare, oltre al ristorante dentro al Museo, c'è un ristorantino che vi consiglio proprio lì a fianco: l'Osteria Gastone, via Flaminia 64/66. Enjoy!

25 novembre 2010

Voglio solo leggere un libro

Diventare mamma. Quando è successo l'ho voluto davvero, con tutte le mie forze. Mi è capitato si e no. Il desiderio c'era. Non siamo stati travolti dal destino. Quando poi è successo, quando abbiamo avuto quel calore intenso fra le braccia, parlare di qualcosa di irresistibile e travolgente non rende l'idea. Qualcosa di travolgente. Lo so, sembra banale dirlo. Tutti i neogenitori dicono (perlomeno quelli che incontro io) 'diventare genitore mi ha cambiato la vita'. Bè non era una previsione tanto difficile da fare, mi viene da rispondere. All'improvviso non sei più tu da solo con il tuo compagno, con le tue libertà, il tuo lavoro e le tue frenesie ma devi assolutamente tenere conto di un piccolo, scalpitante esserino che ha necessità di una certa dose di cure e ha tutte le ragioni per richiederle. Lo hai chiamato tu, dopotutto! E quando dico 'certa dose' uso un eufemismo. Tutto questo ovviamente si raddoppia se non triplica quando diventano due. Ecco, oggi quando nel caos frenetico delle giornate cerco i miei spazi a volte mi sento egoista tranne ritrovarmi in estasi quando riesco ad avere un momento per me. Passo dal senso di colpa alla vera ebbrezza. Un'ebbrezza anche di ritrovarsi da soli con le proprie menate, quelle che avevamo il tempo di farci prima; prima che tutti i nostri pensieri fossero lì: tra un vaccino, un pannolino e 'un perchè non mangi la tua pappa?'. Oggi porto il maggiore treenne a nuoto ed ho pensato, con tanto egoismo, di sbracciarmi un pò meno a salutare e cercare di leggere un libro nell'attesa. Mi sono sentita davvero una mamma orribile e insensibile. Una mamma che non guarda il bimbo che nuota con un sorriso simil paresi ma che cerca con la coda dell'occhio, facendo la vaga con le altre mamme (che invece si sbracciano scorticandosi vive), di leggere una qualche pagina che potrebbe riportare il cervello a funzionare. Ho ripensato a quegli occhiali anni ottanta (io me li ricordo di quell'annata!?) dove c'erano dipinti due occhi che coprivano quello che facevano gli occhi veri. Ecco potrei ingegnarmi così. Tranne non avere ancora escogitato un metodo per il saluto. Lì dovrò provvedere distogliendo l'attenzione dal libro. Yehoshua, semmai riuscirò a leggerlo, non me ne vorrà. Speriamo.

28 ottobre 2010

Marbella: hot hot e baby friendly


Non avrei mai pensato di trovare una temperatura simil Caraibi in Spagna quando siamo già nel pieno dell'autunno, anche se, devo ammettere che anche Roma (con meno effetto Caraibi però) gode di un autunno molto mite, con la sua massima espressione nella famosa ottobrata romana, con giornate dal vento caldo e quasi estive.

E tantomeno avrei pensato di potermi entusiasmare per il fatto che qui, tutto è davvero e non millantato, baby friendly.

Marbella, Costa Del Sol,interno giorno: Il Paseo (che mi ricorda Miami!), passeggiata che corre parallela alla spiaggia, è largo, decisamente nuovo (ne stanno finendo di costruire una parte), lungo (passeggiatori accaniti accorrete!) e costellato di aree con giochi per i bambini (e quindi soste a go go), attrezzi ginnici (ovviamente non utilizzati ma guardati con rispetto) e ristorantini dal profumo invitante.


L'atmosfera è rilassante. Sotto un sole che ci colpisce con i suoi 28 gradi, perdiamo a poco a poco il rivestimento a cipolla e rimaniamo in tenuta summertime. Il pulcione, con il costume da fashion victim acquistato in una boutique di Puerto Banus, tenta di fare il bagno (l'unica cosa davvero fredda è l'acqua) e corre a perdifiato avanti e indietro come tarantolato, seguito dalla besolina, tarantolata 2. Lungo il Paseo ci sono alcuni tratti che mi fanno davvero pensare di essere ai Caraibi. Fantastico, se pensiamo di essere a sole 2 ore e mezzo di volo da Roma!


Altra cosa baby friendly anzi stroller friendly sono gli accessi per i passeggini e i disabili vicino alle scale. Ce ne sono ovunque. E quindi si può entrare ed uscire dal Paseo molto comodamente.

Il Centro Storico di Marbella, dove arriviamo dopo una passeggiata da Puerto Banus, è completamente pedonale, con vie strette, piene di negozietti (e tanto per gradire, si fa per dire, molti sono di giocattoli) e la caratteristica Piazza degli Aranci.

Abbiamo anche trovato questa pista di go-kart, proprio sul mare, dove anche i bambini, dai 3 anni in su, con un genitore possono sperimentare l'ebbrezza della corsa...o quasi considerando che essendo piccoli la velocità viene limitata. Neanche a dirlo il pulcione è impazzito di felicità e dopo aver spremuto Mr.Marito è toccato alla sottoscritta farsi qualche giro di pista. Mi prendono ancora in giro per come andavo piano. La frustrazione più grande è stato sentirmi dire dal pulcione 'E dai, Mamma, corri! Papà andava più veloce però!'

Anche Puerto Banus, dove abbiamo alloggiato, merita una visita. Raccogliete gli occhi dopo aver visto gli incredibili yacht ormeggiati nel suo porto. Proprio il porto è pieno, oltre che di negozi di lusso, anche di piacevoli baretti dove sorseggiare un caffè baciati dal sole.

Tips for Trip
Abbiamo volato da Roma per Malaga con la Vueling.
Solo 2 ore e mezza di viaggio. Poi da Malaga abbiamo noleggiato una macchina con Goldcar. Mezz'ora di autopista e siamo arrivati.
Abbiamo dormito in un appartamento a Puerto Banus.
Per le tapas vi consiglio La Taberna del Pintxo al centro di Porto Banus: c/Ramon Areces Local 14 (Tel.0034952817191). Non dovete avere neanche lo stress di ordinare. I camerieri girano tra i tavoli con le tapas e voi decidete quale prendere. Seggioloni si e anche con il logo del ristorante.
Mangiate sulla spiaggia una fantastica paella e gambas pil pil (buonissimi e anche se non è charmant, implorano scarpetta finale!) da Aurora Beach (Tel.0034650944173). E Olè!

26 ottobre 2010

Inspirations: looking for a sofa bed

OBLO'




CASTELLETTO

Alla ricerca disperata di un divano letto che abbia un pò di brio mi imbatto (ma difatti li conoscevo e amavo già) nei trasformabili di Campeggi e girovagando nella sezione le cose cambiano ho trovato queste due chicche: Oblò e Castelletto; il letto a castello è una meraviglia. Me lo tengo in serbo per i pupi quando saranno un pò più avanti con l'età!

22 ottobre 2010

Il problema non è riuscire ad andare al cinema ma non ronfare troppo forte, una volta dentro!


Ieri sera siamo andati al cinema. SOLO noi due. Se penso a quanto amo il cinema, a quanto ci andavo prima, anche da sola, mi sembra così strano adesso che sia diventato un evento e, come tale, circondato da brividi di attesa e solennità. La ricerca del film è già un momento di pura goduria, scorrere i titoli, leggere le recensioni, immaginare già di essere al buio e sprofondati nella poltrona del cinema. E in quel momento sono già in estasi! Non mi preoccupo se il film mi piacerà o no, cosa che prima mi scatenava un certo fastidio: 'E se poi è una schifezza? E se poi è una delusione? Non possiamo uscire prima dalla sala, dai non si fa!' Mi preoccupo solo di mettermi in una buona posizione, senza teste di persone alte 2 metri che, considerato appunto l'evento e la solennità del momento, potrebbero ritrovarsi ad avere con me una conversazione poco piacevole ed elegante!Ecco, quel momento ieri sera è arrivato. Solo che non avevo previsto (ma com'è che ancora non ho imparato niente!) di essere nell'ordine: sfatta, stanca, distrutta e con delle occhiaie fino alle spalle. Ho tentennato poi mi sono fatta forza. Ci sono andata. Due ore al buio,senza il sottofondo di un cartone animato, misto ad urla, misto a schizzi di pappa, misto a pezzi di macchinine di cui capire l'origine per poi avventurarmi nella ricomposizione. Quindi, ho deciso. Se voglio farmi un vero sonnellino senza neanche l'eco lontano di un 'Mamma devo fare la pipì', inserisco il cinema nella mia top ten dei best places where to sleep. Gli altri 9 non li ho ancora trovati. Ma non demordo!

14 ottobre 2010

Una serata children free


Perchè a volte la testa reclama aria, ossigeno, discorsi diversi, volare lontano dalla routine e dalle preoccupazioni di orari, pappe e nanne. Tutta la testa ha bisogno di svuotarsi dentro un buon bicchiere di vino e immergersi in una conversazione che abbia, e qui si scivola nel mio telefilm cult, uno stile Sex and The City, anche con un'amica che non sia proprio Samantha; creerebbe dei complessi a tutte! Perchè ancora non sono da buttare via e mi entrano dei vestiti che non hanno a che fare nè con il prémaman e nè con i jeans di Mr.Marito (che tanto mi hanno soccorso nello smaltimento scorie di gravidanza 1 e gravidanza 2!). Perchè ho bisogno di una faccia amica, che sia amica-amica; l'amica che ci siamo scelti quando il pancione era associato solo a Babbo Natale, quando il vino si tracannava a litri (reggendolo benissimo, cosa che ahimé non posso dire con altrettanta convinzione oggi), quando si organizzava un viaggio senza poter immaginare il costo di un volo per un bambino sopra i 2 e le tasse aeree per un bambino sotto i 2. Perchè una cenetta fra donne vecchie o recenti compagne di strada, dai destini diversi, senza la compagnia della prole, può rigenerarti come un'iniezione di benzina quando sei in rosso e ridarti fiducia in discorsi sui rapporti tra uomo e donna, sul sesso e sulle aspirazioni. Perchè siamo ancora logorroiche, rumorose e in grado di scambiarci le nostre diversità con leggerezza e di questo sono grata. Perchè una risata fragorosa e rumorosa questa volta è mia e non dei bimbi e potrò fargliela ascoltare quando ripenserò a questa serata, cogliendoli alla sprovvista...'mamma perchè ridi così?'. 'Amore perchè a mamma piace ridere davvero tanto è solo che ogni tanto si dimentica di saperlo fare e di saperlo fare bene'.

Thank you girls!

Tips
Per la cronaca, il posto di questa serata è ZOC, in Via delle Zoccolette 22 a Roma, in Centro Storico, tra via Giulia e Campo dei Fiori. Se il tempo lo consente (e questo ottobre è caldo e promettente!) si può cenare nel cortile interno. L'arredamento mescola pezzi vintage che si possono acquistare dopo averci mangiato su. Il food & wine è a KM Zero ovvero tutta produzione locale. Ricette gustose e interessanti.

Segnalo questo blog di un milanese trapiantato a Roma che si diverte a recensire le tavole romane e bon appetit!

12 ottobre 2010

Un'antica dimora nel Marcheshire!

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Il sole si fa strada nel verde intenso di questa campagna che così amo e che così, ogni volta, mi sorprende. I bimbi corrono, cadono e ridono. E io sento il profumo dei fiori in questo autunno formalmente cominciato ma che lascia spazio a giornate che hanno ancora il ricordo della primavera. So che sto diventando melensa ma davanti a questi colori e a questi scenari ogni volta mi addolcisco…e ce ne vuole!

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Proprio questa estate leggevo della celebrazione, da parte degli americani, delle Marche come uno dei 5 paradisi terrestri dove andare a vivere dopo la pensione. Diciamo che anche in età giovane vivere qui non sarebbe male per qualità della vita, tranquillità, scenari, cibo e quant'altro si può aggiungere sul Marcheshire!

Bè io non sono over 60 e ogni tanto la tentazione di fuggire qui ce l’ho e non solo io in qualità di under 60. Dovrò solo decidermi ad un certo punto a dividermi a fette il cuore e a metterne un pò qui e un pò in Puglia.

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Siamo a Rosara, frazione di Ascoli Piceno, in un’antica dimora di campagna del '700:Villa Cicchi. Qui si respira calore, un'atmosfera familiare e ci si sente a casa fra le mura spesse e il buon cibo del territorio che si può degustare. La proprietaria ci accoglie con affetto e ci racconta la storia di questo posto, ci illustra le foto di famiglia, ci fa visitare la piccola cappella e ci fa sentire l’odore del vino nella cantina scavata nel travertino, dove le botti sono una vera tentazione.

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Qui siamo circondati da una natura rigogliosa e curata. Qui i bambini trovano spazi aperti e tante piante e fiori di cui imparare il nome e l'odore. C'è una bella pace che profuma di sole.

Tips for Trip

Si può arrivare dall'Autostrada, l'A14, o dalla Salaria.

Se arrivate dall'Autostrada bisogna prendere l'uscita per San Benedetto del Tronto, percorrere la superstrada in direzione di Ascoli Piceno e poi uscire a Rosara.

Se invece scegliete la Salaria, ad esempio venendo da Roma, la troverete infinitamente più suggestiva ma con un pò di tempo di viaggio in più!

Portatevi via una delle confetture preparate dalla proprietaria della Villa. Per personale Slurp, consiglio quella alla zucca e al limone!

08 ottobre 2010

Un lavoro a tempo pieno per una mamma part time

Il dado è tratto, la scelta è fatta. Calendari da riorganizzare, orari da imparare, slalom da studiare, nuovi percorsi, nuovi tragitti. Cambio lavoro. Sono pronta, o quasi. Non so bene come ce la farò. Spero che tutti siano felici. Si spera sempre sia così, no? Si spera che un bimbo di 3 anni e una bimba di 15 mesi ti possano dare una pacca sulla spalla e dire 'Mamma hai fatto la scelta giusta, siamo contenti per te!'. Lo so, non è possibile e non lo vorrei. Un bambino è felice quando sei con lui, come potrebbe dirti 'vai e stai tutto il giorno fuori casa, non preoccuparti, me la caverò alla grande!' Diciamo che sono abituati a questa mamma che esce con i tacchi e poi appena rientra a casa indossa le sue scarpe da tennis sporche di colore, terra e non so cos'altro. Diciamo che ci hanno fatto il callo, va! Spero solo di non dover dire mai a nessuno 'L'importante non è il quanto tempo stiamo insieme ma il come. L'importante è la qualità!'. La verità è che quando torni dal lavoro sei talmente stanco che quel tempo di qualità si arranca faticosamente per costruirlo e mantenerlo. E non è sempre facile e per questo non mi racconterò questa favola. Non è possibile tutti i giorni sfoderare energie impossibili, sorrisi giganteschi e grandi idee per giochi creativi. Non è possibile neanche quando la tua libreria è piena di libri per fare giochi insieme ai bambini che hai comperato in un momento di insensata esaltazione. Infatti sono lì parcheggiati a prendere polvere.Io sono molto entusiasta. Piena di energia positiva per questo cambiamento. Sento di poter dare il meglio di me a tutti, lo spero. Spero di riuscire sempre a correre a scuola a recuperare il pulcione in orario, spero di riuscire a vedere la mia besolina abbastanza, quell'abbastanza che possa consentire di non ascoltarla chiamare mamma la tata. Il colpo inferto sarebbe micidiale. Ma ho messo in conto anche questo. Poi c'è sempre il lavaggio del cervello per recuperare!Spero, fra alti e bassi, di essere sempre partecipe, di ascoltare le loro esigenze, di rispettare le mie e non perdere di vista il senso delle cose e delle giornate. Spero di essere all'altezza di quelli che mi danno questa opportunità e all'altezza di quelli che mi aspettano a casa. Anche se con loro sfoggerò il look dell'allegra pantofolaia. Quel look da chi, dopo una giornata di tailleur e riunioni, va in preda al delirio mistico quando si spoglia appena varcato l'uscio di casa. Ovviamente Mr. Marito si organizzerà per una fuga ai Caraibi, non con me! E quindi per lui cercherò, a volte, di mantenere un certo contegno. Non esiste chi non ha dubbi. Io ne ho e mi spavento delle persone che non dubitano, che sono certe di tutto quello che fanno, mi inquietano un pò. Dubito di riuscire ad essere sempre perfetta sia per il lavoro sia per la famiglia. Dubito di riuscire ad essere wonder woman e neanche me lo auguro. Preferisco essere normalmente scombinata, a volte smemorata, in brodo di giuggiole per una giornata di sole, per la prima vasca di nuoto del pulcione, per un successo al lavoro e capace di mostrami stanca, senza arrendermi anche quando lo vorrei e sarebbe più facile. Preferisco essere fragile, emotiva e ridere a crepapelle per la battuta di un'amica. Preferisco versare qualche lacrimuccia quando non ce la faccio, quando mi sento a terra. Preferisco rischiare, vedere cosa c'è dall'altra parte e non fermarmi per paura. La paura c'è e tanta ma vale la pena averla. Senza dubbi e senza paure chi sarei? E con questo bagaglio di dubbi, paure, energia mi appresto a girare questa nuova pagina. La giriamo tutti insieme, manine piccole e mani grandi e vediamo che succede. Tanto il finale della favola ce lo possiamo sempre inventare se non ce lo ricordiamo.

30 settembre 2010

Nonna VS Tata e io ho la peggio!

Neanche in uno dei miei peggiori incubi poteva capitarmi una cosa così: la nonna (materna e quindi mia madre) litiga con la tata. Le conseguenze? Devastanti. Urla, semi crisi isterica della tata e io immobile, allibita, in mezzo a loro, già pensando a scenari apocalittici dopo l'abbandono della tata, alla mia disperazione nel cercarne un'altra facendo lo slalom fra quelle un pò squilibrate, quelle alcolizzate (una mia amica l'ha beccata a scolarsi scotch mentre teneva le bimbe!)e quelle che ti dicono la loro su tutto e tu sei una cretina. Ovviamente fregandomene egoisticamente delle ragioni della nonna. Di fronte a una potenziale prole autogestita non si guarda in faccia neanche al sangue del tuo sangue, soprattutto quando abita in un'altra città e rischia,con un'incursione di pochi giorni, di mettere a repentaglio la faticosa organizzazione del ménage familiare!Tutto questo accadeva al mio ritorno dall'ufficio, con pulcione al seguito post ritiro da scuola, dopo aver litigato al telefono nell'ordine con quelli delle consegne di Mercato Convenienza che volevano scappare senza montare niente e l'idraulico che mi ha steso con un conto da gioielleria per la riparazione dello scaldabagno. Ma la consapevolezza di rischiare di dover fare di nuovo i salti mortali in attesa di trovare una persona sana di mente con cui lasciare i pargoli mi ha sfinito e provocato una notte insonne. Condimento finale: la nonna sulle sue perchè me ne frego delle sue ragioni,non la capisco e non le ho permesso di dare fuoco alla tata. Mamma ti voglio bene ma se la tata se ne va mi do fuoco io!

27 settembre 2010

Il tetto di cristallo è diventato un tetto di pannolini?

C'è voglia di reagire, ribellarsi, discutere, non accettare, dopo aver visto ieri sera Presadiretta su Raitre. Titolo del programma 'Senzadonne'. Siamo un paese che si priva delle competenze delle donne, della loro capacità, delle loro idee, della loro abilità acrobatica e del loro essere multitasking, solo perchè diventano mamme. Ne so, ahimè, qualcosa! Siamo un paese in cui si penalizza la professionalità, lo studio e anche, purtroppo, il desiderio di natalità. Confesso che per una attimo, ieri sera, (e non escludo di ritornarci su) ho pensato seriamente di emigrare in Norvegia! C'è il rispetto per una donna che diventa madre, il rispetto per due persone che da coppia diventano anche genitori. Lo stato interviene a gamba tesa (ed in questo caso è più che accettabile!) in materia di asili nido, congedi parentali e parità tra uomini e donne: nei Consigli di Amministrazione, per legge, le donne devono essere presenti almeno per il 40 per cento! E poi arriva il triste paragone con la situazione italica dove le presenza delle donne in posizioni apicali è al lumicino, dove l'immagine della donna è svilita da campagne di comunicazione fondate sul sesso e sullo 'smutandamento' e dove le testimonianze di quelle che sono state mandate a casa o sottoposte a mobbing, per aver deciso di avere un figlio, aumentano. Chiudo gli occhi e spero di non essere qui, di vivere un incubo. Poi però è qui dal basso, da un angolo anche piccolo, che bisogna portare avanti la propra idea, la propria piccolissima ma rumorosa battaglia. Tante piccole battaglie che diventano fastidiose, che insinuano un'idea come un tarlo e che fanno cambiare le cose. Questo mi piacerebbe, questa sarebbe l'utopia o l'obiettivo concreto. E' difficile pensare di aver lottato, studiato, sudato, patito e rincorso un obiettivo di carriera senza un perchè se tutto questo può essere annullato nel momento in cui si desidera avere un bambino. 'Io sono la stessa di prima, anzi meglio di prima', una delle donne intervistate ha detto ieri sera. 'Meglio di prima'. E' questo che dovrebbe fluire come messaggio, entrare da sotto le porte e sfondare i soffitti.'Il famoso tetto di cristallo è diventato un tetto di pannolini?' ha chiesto il giornalista. Purtroppo pare di si. In Italia, of course. Siamo una forza incredibile e sfonderemo anche questo tetto. Ne sono profondamente convinta.

24 settembre 2010

Inspirations: La cucina fai da te!

Non ho resistito. Mi sembra geniale l'ideazione di questa cucina da esterno e poi il fatto che lo studio di design offra gratuitamente di scaricare le istruzioni per costruirsela da soli. Il design è essenziale, minimalista...come piace a me!

L'idea è di Studiomama
Le istruzioni per realizzarla qui

20 settembre 2010

Una domenica a Roma


In una domenica di sole, nel parco, tra bambini vocianti, palloncini volanti e matite per colorare Roma sembra meno caotica, convulsa e confusa.
Una giornata organizzata da Medici Senza Frontiere per i bambini e per i genitori che cercano spazi aperti e con una bella energia.
E c'era una energia positiva e rumorosa ieri nel parco di Villa Pamphili.


Un parco vastissimo, un polmone verde a Roma, immenso.
Ieri i bambini hanno dipinto, corso e con il naso all'insù hanno ascoltato il racconto di storie e guardato il cielo che si faceva a tratti minaccioso per poi tornare limpido.
Ci si può perdere passeggiando fra le distese di verde che portano fino al laghetto.


E perdersi ogni tanto non fa male.


Tips for trip

C'è il menu bimbi, i seggioloni, l'impiego di prodotti biologici nel ristorante Vivi Bistrot, proprio dentro al parco. E a chi ha buoni occhi non sfuggiranno la cura e i dettagli dell'arredamento, soprattutto della sala interna. Mangiare bene insieme ai bambini in un posto che sia anche bello da guardare: questo è un mix che mi piace.


Il consiglio, soprattutto per il sabato e la domenica, è di prenotare per il pranzo o, se si arriva presto al parco, di farsi mettere in lista e poi chiamano appena il tavolo è pronto.
Si può anche prendere il cestino pic nic e godersi un pasto stesi sul prato!

Amo la parte ovest del parco dove l'aspetto è proprio quello della campagna romana e dove gli spazi sono molto più adatti per i bambini.

L'ingresso è da via Vitellia 102 (è l'ultimo ingresso di Via Vitellia ad angolo con l’Olimpica)o da via Leone XIII N°30)

Per arrivare al parco:

Se arrivate in macchina: parcheggiate su Via Leone XIII (all'altezza del ponte pedonale) o all'ingresso dal lato di Via Vitella 102.
Se arrivate in autobus: prendete la linea 870 verso piazza Pio XI oppure il 31 verso Clodio o il 791 direzione C.ne Cornelia. Le fermate sono Piazza del Bel Respiro e Leone XIII.
Si può anche arrivare con il tram, prendendo la linea 8 (che parte dal centro, Largo Argentina, e fa tutto Viale Trastevere e poi sale su per la Circonvallazione Gianicolense) e scendendo alla fermata Casaletto. Da lì poi ci sono 500 metri fino all'ingresso in Via Leone XIII n° 30.

13 settembre 2010

Cambiare...in meglio o in peggio?


...May you have a strong foundation when the winds of changes shift...(Dylan)

Ogni cambiamento è una rivoluzione soprattutto quando non sei più solo, quando le tue scelte ricadono su altri oltre te stesso. Ogni cambiamento per me è adrenalina, energia ma anche preoccupazione e momento di riflessione. Questo è per me questo momento in cui forse dovrò avventurarmi in un nuovo lavoro. Forse, perchè sto riflettendo, buttando giù su un foglio i classici pro e contro, e ovviamente i pro sono tutti per me e i contro per il pulcione,la besolina (e mettiamoci anche Mr.Marito va!), che forse dovranno patire le mie assenze, che potrebbero diventare più lunghe.

Si tratta di affrontare qualcosa in tempi rapidi ma non sono proprio la Indiana Jones delle decisioni io: fluttuo tra si,no e forse. Devo essere grata dell'opportunità ma riflettere.

Un grande salto, una grande acrobazia. Eppure dovrei esserci abituata in quanto da sempre (un sempre che risale a 3 anni e quasi 3 mesi fa...)divisa fra mammità e lavoro. Ma non è vero, c'è uno spazio sempre nuovo da esplorare dentro noi stessi. Si tratta di coraggio, di buttarsi ma anche di tirarsi indietro al momento opportuno. Ho sempre detto di voler andare avanti, fare l'equilibrista ma rispettare me stessa e i miei desideri. Ma ogni giorno che passa e vedo la forma dei desideri del pulcione e della besolina diventare più consistenti, colorati e quasi tangibili la mia voglia, la mia frenesia si consumano mentre li guardo. E mi innamoro di nuovo, ogni giorno di loro. Ed è amore anche quando penso a me, alle mie prospettive, al mondo nuovo che si presenta davanti? Si, ma profuma meno di biscotti e miele. Ma dov'è finita la grinta? Forse nella tazza di caldo latte e cioccolato sorseggiato stamattina con i miei puffi. Forse dovrei concludere la giornata meditando davanti ad un bicchiere di buon vino. Dopotutto si dice in vino veritas...magari funziona anche per queste decisioni?!

Pensare, riflettere, decidere...

05 settembre 2010

Diario di Viaggio in Puglia: la scatola dei ricordi e ancora tips


La nonna e il pulcione hanno messo insieme in una scatolina tutti i ricordi della vacanza. La nonna ha foderato una vecchia scatola di scarpe con una carta dalle righe bianche e blu, ha raccolto tutte le scoperte del pulcione e le ha sistemate con lui in questa scatola che così è diventata molto speciale: ricordo della vacanza e di quanto amore la nonna ha messo nel raccogliere questi tesori insieme a lui.

A volte, così per caso (perchè ogni tanto, anzi spesso il mio ultimo neurone s'appanna), ti svegli e ti accorgi di quanto una cosa così semplice sia di una bellezza quasi insuperabile.

Un mondo da aprire ogni volta che lui ne avrà voglia per ricordare ancora le passeggiate, i tesori, della vacanza,le corse, i giochi e i profumi o semplicemente da tenere lì o trovarselo fra qualche anno, magari per caso, fra le mani e fermarsi a pensare.

Dentro il pulcione ha voluto mettere:

- Sassi. Tantissimi. Di tutte le forme
- Pezzi di vetro lavorati e ammorbiditi dall'acqua del mare
- Un paguro, piccolissimo e ancora vivo... (spero gli animalisti comprenderanno!)
- Rametti di rosmarino, lavanda e menta (il pucione ha sviluppato una sensibilità olfattiva interessante...chissà che un giorno non crei del profumo per me...sogni di gloria!)
- Una bottiglia con un pò della sabbia tanto calpestata, lavorata, lanciata e anche, diciamo la verità, mangiata!

Last but not least...ancora Tips for trip (perchè qualcosa ho omesso e devo rimediare!):

Allora per mangiare la vera Puglia devo doverosamente aggiungere la Masseria Parco di Castro sulla SS 16 a Selva di Fasano e la Masseria Lamiola piccola in Contrada Lamiola Piccola a Ostuni.

Nella prima a fine pasto vi verranno offerti dei dolcetti fantastici, risultato di molte sperimentazioni prima di ottenere questo risultato e che il proprietario, se ne avrà voglia e sarà ispirato, vi dirà dove poter acquistare.

Nella masseria Lamiola Piccola fantastica l'apertura con gli antipasti, verdurine e burratina entusiasmanti. La strada per arrivare è lunga ma merita l'affaccio sulla vallata dalla piscina.
Da incorniciare.

Un ottimo aperitivo a Cisternino da C'eravamo tanto amati in via S. Quirico 23, locale aperto da un ex producer milanese che a quanto pare si è innamorato di questa splendida località. Con un buon bicchiere di vino vi verrà offerta, in accompagnamento, della gustosa focaccia. La cosa interessante è che tutti i mobili (stile per lo più anni '60) presenti nel locale, comprese le poltrone nelle quali siamo sprofondati, sono in vendita. Potete quindi farvi un aperitivo e contemporaneamente comprare un pezzo d'arredamento. Il pulcione si è addormentato tanto era rilassante stare lì mollemente seduti...vi confesso che questo ci ha concesso di sorseggiare miracolosamente del vino senza alcun urlo nelle orecchie!

Hanno aperto un posto meraviglioso a Savelletri, il Borgo Egnazia, dove per i bambini ci sono spazi molto belli e curati e la possibiltà di fare tante attività seguiti e coccolati. Peccato che non sia sul mare e che sia very expensive. Se siete comunque nei paraggi fate un salto per una visita. La cura nei dettagli e soprattutto le mani felici dell'architetto che lo ha progettato sono di grande ispirazione. Un applauso per le lanterne che sembrano fluttuare in aria.


Un altro posto che merita una visita e che ho già citato è il Borgobianco Resort & Spa. Anche questo non è sul mare, si trova alla fine di una strada e poi di una stradina nell'entroterra di Polignano ma vale la pena arrivarci per un aperitivo o per un massaggio. Io ovviamente ho subito optato per la seconda alternativa con la frase d'accompagnamento 'sempre siano lodati i nonni!

29 agosto 2010

Quando finisce la vacanza, cosa comincia?

Tutto finisce. Anche questa vacanza. Le valigie sono aperte sul letto e vorrei essere meno triste e consapevole di quanto poco si avvera di tutto quello che progetto ogni anno quando si ritorna, si riparte, si ricomincia. Ogni benedetto anno programmo:

- di rivoluzionari tagli di capelli che alla fine diventano Vorrei dare solo una leggera spuntatina!

- di seguire corsi interessanti di cucina (la famiglia ne sarebbe davvero immensamente grata).

- di diventare un sommelier (sono anni che cerco di trovare il tempo così almeno per potermi ubriacare per dovere di studio).

- di fare attività sportiva ad altissimi livelli. In vacanza ho approcciato la corsa: un giorno 5 minuti, poi 10 poi 15 e poi basta. Nun ce la posso fà!

- di comperare una bici e abbandonare l'auto. Poi sogno di essere investita e rinuncio.

- di leggere tutti i libri che compro in un tempo che non sia infinito.

- di avere una casa in campagna dove far vivere i bambini all'aria aperta e in mezzo alla natura e agli animali.

Ai progetti egostici si uniscono da qualche anno quelli legati al comportarsi da mamma creativa, costruttiva e liberatrice di energie positive nella prole. E quindi qui ritorno a progettare di fantastici corsi di qualsiasi cosa pur di far germogliare tutto il possibile.

Pittura, musica, lingua inglese, nuoto, arti circensi e chissà che altro!

Poi ricomincio. Ed è una corsa. Tutti i progetti si assottigliano, giorno dopo giorno, e si stritolano dentro giornate incasinate, confuse e tachicardiche. Vorrei avere il grande progetto quest'anno di mantenere almeno un pò più della metà di quello che la mia testa ha agganciato, spolpato e reso quasi possibile in questa estate di sogni e castelli in aria (la mia vera specialità). Non tutto. Solo un pò più della metà. Magari, forse, chissà, questa è la volta buona che ci riesco. Magari, appunto.

26 agosto 2010

Diario di Viaggio in Puglia: la Cattedrale sul mare a Trani

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C’è qualcosa che ti colpisce immediatamente quando giri l’angolo e trovi davanti a te questa Cattedrale a picco sul mare. Il contrasto fortissimo tra queste mura imponenti e l’infinito blu alle sue spalle. E’ un disegno perfetto. Colori che si incontrano e si contrastano con una forza che ti sorprende e ti piace.

La cattedrale sul mare di Trani è dedicata a S.Nicola Pellegrino ed è stata fondata nel 1097. La storia narra che San Nicola Pellegrino morì nel 1094, durante un pellegrinaggio alla chiesa di Santa Maria, per la stanchezza e per i colpi delle bastonate inferte dai cavalieri che lo prendevano in giro. Esattamente dove morì San Nicola, tre anni dopo, venne poi eretta la cattedrale ed è proprio nella cripta che si trovano le sue spoglie.

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All’interno si trovano tre chiese sovrapposte. Il portone d’ingresso non è quello originale. Il vero portone lo troviamo esposto all’interno, subito sulla destra, appena si entra.

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Peccato rimangano, nella zona dell’altare, solo frammenti dei mosaici che probabilmente un tempo si trovavano in tutta la chiesa.

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Siamo vicino al porto, affollatissimo di persone e barche (alcune bellissime!), e camminiamo incuriosendoci per queste incisioni che portano i nomi dei consolati che una volta si affacciavano su queste vie e che ora si ritrovano magari a decorare l’ingresso di un bar.

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Proseguendo con lo sguardo più avanti troviamo il Castello Svevo , risalente al 1233,che sembra quasi immergersi nel mare.

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Prima di addentrarci nell’area dove sorgeva il quartiere ebraico sorseggiamo l’ennesimo caffè in ghiaccio e forniamo carburante al pulcione con un bel gelato.

Le strade strette consentivano di controllare più facilmente dall’alto le aggressioni esterne e quindi di difendersi.

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Vediamo la Sinagoga e anche le chiese dedicate al culto cattolico che venivano appositamente posizionate a ridosso del quartiere ebraico in modo, diciamo così, da difendere i confini religiosi!

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Sono molte le chiese e le chiesette a Trani. Molte non ci sono più, ingiustamente cancellate nell'espansione della città e nella ricerca di nuovi spazi, e ce ne raccontano solo il ricordo. Si dice che il grande numero di chiese fosse dovuto al voto fatto dai marinai in partenza e che comportava, nel caso fossero riusciti a tornare a casa, la costruzione di una chiesa come segno di ringraziamento e gratitudine per essere sopravvissuti.

Tips for Trip

Informazioni soddisfacenti su alloggio e gli eventi in città si possono trovare su questo sito ben fatto!

Diario di Viaggio in Puglia: all’avventura all’Indiana Park

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Poteva bastarci come svago for kids solo una gita allo Zoosafari? ma certo che no! Ed eccoci a studiare le nuove opportunità ludiche che ci offre questo territorio. Scoviamo così l'Indiana Park a Castellana Grotte. Un parco dove i bambini possono sperimentare, imbracati di tutto punto e muniti di casco, ponti tibetani, tunnel sospesi, passerelle mobili e reti di arrampicata.

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Per gli under 5 c’è un percorso ad hoc ovviamente meno pericoloso. Possono sbizzarrirsi anche gli adulti in attività tutt’altro che semplici. Per cui la sfida può essere interessante a chi ha meno fifa fra bambini e adulti.

Io mi sono defilata, diciamo così, per decadimento fisico (gli acciacchi inventati per evitare pessime figure) ma il pulcione si è infilato il caschetto, dopo qualche resistenza all’oggetto nuovo, e poi è partito sparato, camminando sul ponte sospeso (ovviamente ad altezza adatta ai ‘nanetti’) e addentrandosi nel labirinto.

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Tips for Trip

L’Indiana Park si trova a Castellana Grotte, tra Conversano e Fasano.

Se volete fermarvi a mangiare, poiché lì è presente solo un bar, potete acquistare (o ordinare e poi passare a prendere) la carne in una macelleria di Castellana (ce ne sono diverse per cui non ci saranno problemi a scovarne una)e fare un picnic utilizzando i barbecue che all’interno del parco sono a vostra disposizione, ovviamente avvisando prima l’organizzazione!

Se arrivate fin qui non potete non fare un salto alle Grotte di Castellana. Fino al 31 agosto si può effettuare anche la visita notturna, la speleonight, a partire dalle 21.45. Per maggiori info potete guardare qui.

21 agosto 2010

Diario di Viaggio in Puglia: a spasso per la bianca Valle D’Itria tra Martina Franca e Cisternino-SECONDA PARTE

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A 394 metri sul mare (un’ottima terrazza sulla valle come Martina Franca), si trova Cisternino. L’affaccio appena si arriva è strepitoso. Una distesa di trulli, masserie e boschi di querce dove la vista non può far altro che spaziare.

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Anche qui si snodano viuzze labirintiche fra le case imbiancate.

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Nel centro del paese si incontra Piazza Vittorio Emanuele e la Torre dell’Orologio che svetta importante su questo salotto, dove la sera tutto è vivo e animato di luci, voci,turisti e musica. Mentre di giorno tutto è tranquillo, quasi sonnacchioso. Quando tutti sono al mare, sulle spiagge, questi luoghi sembrano quasi magici. Privi di confusione, solo il rumore della corsa dei bimbi nelle stradine semi vuote. Un rumore che amo.

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E poi ancora vie, che una dopo l’altra, conducono alla Piazza Nuova, che un tempo ospitava il mercato del pesce.

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Tips for Trip

A Cisternino bisogna venire assolutamente a mangiare la carne nei fornelli pronti. Il consiglio è quello di arrivare un pochino prima dell’ora della cena per avere il tempo di parcheggiare (e trovare posto!), magari farsi una passeggiata, un piacevole aperitivo, un giro fra le botteghe ed evitare di imbottigliarsi o fare una fila incredibile per mangiare.

Appena si arriva a Cisternino, prima di entrare dentro le mura della città, ci si può sedere ed affacciarsi alla terrazza per guardare la vallata, sorseggiando un caffè in ghiaccio (che Mr.Marito adora). Un indirizzo è quello della Cremeria Vignola in di Via S.Quirico.

20 agosto 2010

Diario di viaggio in Puglia:a spasso per la bianca Valle D’Itria tra Martina Franca e Cisternino-PRIMA PARTE

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Forse è al culto della Madonna Odegitria (dal greco “che indica la via”) che è legato il nome di questa valle che abbraccia paesi come Martina Franca, Cisternino, la famosa Alberobello e Locorotondo.

Sono bianchi i muretti a secco che si susseguono davanti ai nostri occhi sulla strada verso Martina Franca. E poi incontriamo masserie e trulli, protagonisti di quello che è, senz’altro, un paesaggio da fiaba.

A Martina Franca in questo periodo ci sono molti eventi e manifestazioni per festeggiare i suoi 700 anni. E’ labirintica Martina Franca. Un intreccio di stradine che si liberano una dopo l’altra.

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La strada per arrivare è stata dolce e rilassante in un paesaggio fatto di ulivi, fichi e viti. Siamo a 400 metri sul livello del mare. La sera il fresco è pungente nonostante sia agosto.

Barocco ovunque. Dal Palazzo Ducale (dove ha sede il municipio) e poi proseguendo per Piazza Roma.

Quando arriviamo stanno montando le luminarie probabilmente per l’inaugurazione del Festival dei Sensi che è cominciato oggi e durerà fino al 22 agosto. Molti turisti si affollano nelle stradine.Tutto è lento e tutto, anche qui, è bianco come il latte.

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Ci imbattiamo un pochino fuori dalla centro storico in un mercatino dell’antiquariato. E come al mercatino ad Ascoli Piceno di qualche mese fa ho un colpo di fulmine. Questa volta per 2 poltroncine disastrate che non mi faccio sfuggire (il prezzo è talmente basso che quasi non ci credo!) ma che riesco ad immaginare già resuscitate da un bravo tappezziere. O almeno spero!

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Tips for Trip

Potete mangiare un ottimo gelato artigianale e far spataccare i bimbi alla sorbetteria Mr Betitto in Piazzetta Garibaldi.

So che non c’entra niente con tutto quanto c’è di tipico in questa regione ma a Piazza Roma c’è un negozio davvero carino di arredamento dove si possono scovare pezzi particolari trovati e acquistati nei mercatini della Provenza. Inutile passarci se si ha in programma di andare proprio in Provenza. Io questo programma, ovviamente, ce l’ho e quindi ho desisitito faticosamente dal fare acquisti! il negozio si chiama Camera con Vista e si trova in Piazza Roma al n°18.