12 maggio 2010
London addicted
Sono disturbata e molto da queste giornate 'indecise'. Prima piove, poi esce il sole. Questa mattina all'ometto ho messo la maglia, poi la felpa, la giacca a vento e poi ho levato la felpa e lasciato la giacca a vento e poi ho rimesso la felpa e gettato la giacca a vento e alla fine credo di essere svenuta e di essermi ritrovata in macchina sulla via dell'asilo. Ma ho deciso cosa si mangia stasera? No, non mi pare che tra il lancio della giacca a vento e le mani sul volante io abbia fatto una qualsiasi cosa che somigliasse alla lista della spesa. Bè sono un pò nervosetta anche perchè ora ho cominciato a leggere la guida di Stoccolma e quella del Marocco ma ho anche riletto alcune pagine di quella di Parigi e quella di Londra. Uffa, vorrei decidere dove andare e vorrei anche andare dappertutto. Questa mattina credo anche di aver annunciato a Mister Marito che sarei partita per un mese per Los Angeles con i bambini. Forse il fatto che non mi abbia neanche risposto dovrebbe farmi pensare che ho perso in credibilità. Tornando a Londra devo confessare che nutro un amore profondo per quella città. Mi da un'energia straordinaria ogni volta che ci torno. L'ultima volta è stata a gennaio 2009 con l'ometto dueenne e la besolina ancora nella pancia. Li ho portati da Harrods perchè sono drogata del reparto alimentare. Lì impazzisco e compro qualcosa di strano che poi non riesco mai a mangiare. Mi sono impegolata a cercare il tamarindo ma non vi spiegherò qui il perchè lo stessi cercando. La motivazione non è lodevole e poi alla fine non l'ho neanche trovato. E se non lo trovi da Harrods dove lo cerchi? Ho portato poi l'ometto allo Science Museum (che ovviamente è ubicato vicino ad Harrods per ottimizzare). Museo molto family friendly con seggioloni nel ristorante, area con fasciatoi e mille cose da vedere. Fantastici anche i film in 3 D. Mettete in conto una lunga sosta alla fine, almeno l'ometto l'ha fatta davvero lunga, nello shop del museo. Alla fine abbiamo acquistato una sorta di palla super viscida da schiacciare che oggi non saprei nenche dire dove sia finita. Ma i gusti dell'ometto ovviamente non si possono discutere! Per la cena abbiamo sperimentato una ristorante della catena 'family friendly' giraffe. Abbiamo mangiato bene non in modo eccelso ma l'ometto si è divertito a disegnare visto che lo hanno riempito di matite colorate e fogli. E di questo siamo stati immensamente grati!
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